Categoria: MITI E STORIE DEL NATALE
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nativita lippi 

La nascita, o natività, di Gesù (o soltanto Natività, per antonomasia), è la narrazione della venuta al mondo di Gesù Cristo — basata principalmente sui Vangeli di Matteo e Luca. Il vangelo di Marco e quello secondo Giovanni non fanno menzione dell'infanzia di Gesù (Marco inizia con il suo Battesimo nel Giordano; Giovanni, con la storia di Giovanni Battista).

Le versioni di Matteo e Luca sono diverse. Luca narra la storia del Natale così come è tradizionalmente conosciuta, dal punto di vista di Maria, madre di Gesù, cercando di presentare la madre di Cristo come il modello dell'autentico credente. Matteo, invece, racconta la nascita di Gesù dal punto di vista di Giuseppe, con l'intento di mostrare che Gesù è il discendente di Davide promesso dai profeti.

La nascita di Gesù viene ricordata annualmente dalla liturgia cristiana il 25 dicembre, con la festa del Natale del Signore. 

box-green.png La Natività nel Vangelo di Luca
box-red.png La Natività nel Vangelo di Matteo


arcangelo.jpgLuca narra che l'arcangelo Gabriele fu inviato a Maria e le annunciò (Annunciazione) in nome di Dio che ella avrebbe concepito un figlio, non da uomo, ma per opera dello Spirito Santo. Il figlio annunciato era destinato ad essere grande e chiamato Figlio dell'Altissimo. Di fronte all'incredulità di Maria l'angelo le indicò la sua parente Elisabetta la quale vecchia e sterile stava aspettando un figlio per grazia di Dio ed era già al sesto mese, poiché nulla è impossibile a Dio. Maria disse il suo "sì" dichiarandosi serva del Signore; quindi, si mise in viaggio in fretta per andare a visitare Elisabetta (Visitazione), che abitava presso Gerusalemme, a circa 120 chilometri di distanza.

Successivamente Maria e suo marito Giuseppe lasciarono Nazaret per andare a Betlemme, il paese di origine della famiglia di Giuseppe, che era della discendenza di Davide, per partecipare al "primo censimento" organizzato dall'imperatore romano Augusto (distinto dal "secondo" censimento del 6/7 d.C.? vedi Censimento di Quirinio). Nel caravanserraglio nel quale passavano la notte tutti i pellegrini con le loro bestie, Maria diede alla luce Gesù, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia degli animali. Fu così che Gesù nacque a Betlemme di Giudea, città della casa di Davide dalla quale Giuseppe discendeva, confermando la profezia di Michea (5,1).

Il racconto di Luca presenterebbe delle contraddizioni in merito alla data del concepimento e del parto di Gesù. Il concepimento avvenne al tempo di Erode, che morì nel 4 A.C., e il parto durante il censimento di Quirinio, nel 6 d.C.:

« "Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni". »   (Luca 1,5-7)  
 « "Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. ". »   (Luca 1,26-27)  
 « "Dopo sei mesi dalla nascita di Giovanni, Maria, moglie di Giuseppe, partorì Gesù a Betlemme dove era andata per via del censimento ordinato da Quirinio, Governatore della Siria". »   (Luca 2,1) 

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Il Vangelo dell'infanzia di Matteo inizia con la genealogia e la nascita verginale di Gesù, e termina con la visita dei Re Magi provenienti dall'Oriente, giunti sul luogo per adorare il Messia appena nato a Betlemme.

Queste diverse interpetazioni ci pongono di fronte ad un'ambiguità riguardante il luogo scelto da Giuseppe e Maria per far nascere Gesù: Nazaret o, come suggerisce il loro accesso, a Betlemme. I Re Magi arrivarono in un primo momento a Gerusalemme e riferirono a Erode, il re locale, che essi avevano visto una stella annunciare la nascita di un re. Ulteriori indagini suggerirono ai Magi di dirigersi verso Betlemme presso la stalla dove avevano trovato alloggio Giuseppe e Maria. Offrirono a Gesù un tesoro composto da "oro, incenso e mirra". Durante la notte ogni mago sognò che Re Erode aveva in progetto di uccidere tutti i bambini appena nati. Decisi ad ostacolare i progetti del sovrano, ritornarono a casa senza informare Erode del successo della loro missione.

Matteo riporta che la famiglia di Gesù si dette alla fuga verso l'Egitto al fine di evitare la furia assassina di Erode, deciso ad eliminare i bambini di Betlemme sospettati di nascondere fra essi un possibile rivale per il potere, dopo che un angelo aveva messo in allarme Giuseppe in sogno. Quando poi Gesù e la sua famiglia ritornarono in Israele, tornarono a Nazaret, il paese dove Maria e Giuseppe risiedevano abitualmente.

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