Secondo la religione cristiana, le sere della vigilia bisognerebbe mangiare pietanze di pesce. In realtà, l'attesa della festa dovrebbe essere caratterizzato dal digiuno, per spogliarsi dalle cose materiali del mondo.

Nel tempo tale astensione si è tramutata nel divieto di consumare carne in quanto questa era l’unico cibo di lusso, veniva consumata solo saltuariamente e il suo consumo era spesso legato alla festa. Usanza che dovrebbe essere ripetuta ogni venerdì del mese.

Tale tradizione risulta essere in contrapposizione con quella secondo cui durante il cenone di Natale devono essere preparate e mangiate nove pietanze, che simboleggiano i nove gradini della scala filosofica che bisogna salire.

I preparativi dei piatti del cenone natalizio avvenivano in un religioso rituale. Si preparavano lenticchie, fagioli, ceci in umido, fave, cavoli, riso, fettuccine fatte in casa al sugo di anguilla, baccalà fritto e capitone arrostito. 

Di qualunque fazione tradizionale voi siate, vi proponiamo qualche spunto culinario per i vostri secondi piatti, che siano di carne o di pesce. 

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